La Commissione europea ha prorogato fino al 31 dicembre 2022 la decontribuzione per le Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
La deroga alla normativa sugli aiuti di Stato, agganciata al Temporary Framework e alla crisi Covid fino al 30 giugno, ha trovato ora un appiglio semestrale negli effetti negativi derivanti dalla crisi ucraina.
Questa decisione (e, poi, vedremo, cosa accadrà a partire dal prossimo anno) consente ai datori di lavoro privati (imprenditori e non imprenditori) di fruire, nel secondo semestre dell’anno in corso, di una riduzione contributiva pari al 30%: dalla decontribuzione sono escluse le banche, le assicurazioni, le società finanziarie, gli imprenditori agricoli e i datori di lavoro domestici.